La statua a Leopoldo II in Grosseto

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Firenze, semza data

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Descrizione

465
Nello scoprimento della statua rappresentante S. A. Imp. e Reale Leopoldo 2. Granduca di Toscana eretta nella piazza di Grosseto : allocuzione
Firenze, Tip. di Gio. Mazzoni, (1846?)
Opuscolo in 8°grande(20,5 x 27,5); pagine 12. Contiene delle riflessioni in merito allo scoprimento nel centro di piazza Dante Alighieri a Grosseto, (la stessa su cui si affaccia il Duomo), del monumento marmoreo dedicato a Leopoldo II, rappresentato nell’atto di sollevare la Maremma sfinita dagli stenti. Il monumento al granduca Leopoldo II di Lorena, amichevolmente soprannominato “Canapone” dai grossetani, fu realizzato dallo scultore ascianese Luigi Magi poco prima della metà dell’Ottocento; la sua collocazione risale alla primavera del 1846 e si trova nel punto in cui sorgeva un pozzo che, nei secoli precedenti, era necessario per il rifornimento idrico delle abitazioni situate nella corrispondente area del centro storico; la cisterna sottostante fu interrata nello spazio corrispondente all’area delimitata dalla circonferenza rialzata. Canapone presenta un volto rilassato, con la caratteristica barba e lo sguardo rivolto alla sua sinistra verso la donna dal volto triste che tiene con la sua mano sinistra risollevandola. La donna è la madre del bambino morente che si appoggia con la testa sulla sua coscia sinistra. La donna costituisce la rappresentazione allegorica della Maremma, il bambino morente è l’allegoria del futuro a cui sembrava essere destinata. Con la mano destra, il granduca tiene un bambino nudo, di età superiore a quello scolpito nell’altra statua, che schiaccia con i suoi piedi un serpente che, al tempo stesso, viene morso da un grifone. Allegoricamente, questo bambino tenuto per mano dal granduca rappresenta il cambiamento positivo che Leopoldo II di Lorena è riuscito a dare per il futuro della terra di Maremma, contribuendo a debellare la malaria che viene rappresentata dal serpente morente, alla cui uccisione collabora anche il grifone che rappresenta la città di Grosseto, della quale oggi  costituisce sia il simbolo che lo stemma comunale. Ottima copia con minimi segni del tempo.