St. Beato Monte Beatenberg Lago di Thoune Svizzera incisione Jan SADELER I

280,00 

Jan SADELER I (1550-1632)

1 disponibili

COD: S173 Categorie: ,

Descrizione

Jan SADELER I (1550-1600)

St. Beato Monte Beatenberg presso Lago di Thoune in Svizzera

Bulino, edizione certa anno 1600 (come da fotocopia del frontespizio che allegheremo all’opera), firmato in basso a sinistra “Jan Sadeler fec. et Martin De Vos  i.”.

Ottimo esemplare con ampia marginatura (dimensione incisione mm. 210 x 165 dimensione foglio mm. 340 x 250), la tavola raffigura St. Beato che prega davanti alla sua grotta su cui si trova una croce; oltre, un paesaggio montuoso, un lago e un drago.

In basso, quattro versi latini su due colonne: “Hic vera Helvetiis ostendit numina Petri/ Vnctus erat dextra, Barnabe alumnus erat / Nomine req Beatus, amas deserta: beatum;/ Solum qui solus viveret esse ratus parat”.

San Beato vuole la leggenda che fosse nato in Irlanda o che fosse figlio di un re scozzese e che fosse stato battezzato da San Barnaba e ordinato sacerdote dall’apostolo San Pietro, trascorse la sua vita come eremita anacoreta (eremita dedito alla contemplazione e alle pratiche ascetiche) presso una grotta sul monte Beatenberg vicino al lago di Thoune in Svizzera, narra ancora la leggenda che uccise un drago locale che lo distraeva dalla sua contemplazione religiosa.

Questa Tavola del Sadeler è la prima della serie “Oraculum Anachoreticum”, opera che consiste di 26 rami (compreso il frontespizio) raffiguranti eremiti, tutti disegnati dal De Vos e incisi dai fratelli Jan e Raphael Sadeler a Venezia tra il 1575 e il 1600, per essere presentate a Papa Clemente VIII, cui l’opera è dedicata, nell’estate del 1600, quando i Sadeler si recarono a Roma in occasione dell’anno giubilare, interessante notare come Jan Sadeler morirà a Venezia poco prima di partire per Roma e rendere omaggio al Papa.

La famiglia Sadeler fu la più grande e probabilmente più nota tra le dinastie di incisori fiamminghi che predominarono, nell’Europa settentrionale, nei secoli XVI, XVII e seguenti, sia come artisti che editori. Come in altre dinastie quali Wierix e Van de Passe, lo stile dei membri della famiglia era molto simile e il loro lavoro è spesso difficile da distinguere in assenza di una firma o data o evidenza di località di esecuzione. Ricerche di questi anni hanno permesso anche di evidenziare come in queste famiglie abbiano beneficiato anche dell’operato anonimo delle loro donne.

Condizione di Ottimo