Minieri Riccio Camillo

(Napoli 1813 – 1882).
Nel 1834 terminò gli studi di giurisprudenza ed iniziò la carriera forense, ma abbandonò la professione per dedicarsi agli studi storici. Pubblicò le Memorie storiche degli scrittori nati nel regno di Napoli (1844) e Cenni sulla distrutta città di Cuma (Napoli, 1846).
Divenne segretario della Giunta che sovrintendeva alla Real Biblioteca Borbonica e, nel 1860, fu chiamato a far parte della Commissione pe ril Mueso e la Biblioteca, divenuti nazionali. Pubblicava nel frattempo la Biblioteca storico-topografica degli Abruzzi (1862), e le Brevi notizie intorno all’archivio angioino di Napoli (1862). 
Nel 1863 divenne direttore della biblioteca che si trovava nel Palazzo di San Giacomo e che raccoglieva i fondi di numerose congregazioni religiose soppresse e la biblioteca privata dei Borboni. In tempi brevissimi riuscì ad organizzarla, dando alle stampe un poderoso catalogo (1864-1869).
Fu in seguito trasferito alla direzione dell’Archivio di Stato, che nel 1874 fu annesso alla Biblioteca Nazionale. Il suo lavoro di bibliografo continuò con la pubblicazoine delle Notizie biografiche e bibliografiche degli scrittori napoletani fioriti nel secolo XVII