Il testamento di Niccolò Puccini

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Elio Babbini, 1863

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Descrizione

Babbini Elio
Il testamento di Niccolò Puccini e il popolo pistoiese, osservazioni critiche scritte da Elio Babbini
Prato, Tipografia FF. Giachetti, 1863
Opuscolo in 8°grande(27 x 17,5); pagine 28, esemplare intonso. Brossura coeva con titolo, autore, editore e anno di stampa entro cornice tipografica, all’interno viene sviluppata e approfondita la vicenda patriotica, filantropica del Testamento di Niccolò Puccini (Pistoia, 10 giugno 1799 – Pistoia, 13 febbraio 1852) filantropo e mecenate italiano. Intellettuale e convinto liberale, fu amico di letterati, artisti e patrioti. Alla sua morte destinò tutti i suoi averi per l’istruzione di orfani e bisognosi. Per una sua malformazione fisica veniva chiamato “il gobbo Puccini”, come risulta anche dalle carte della polizia granducale che lo teneva sotto controllo per le sue idee risorgimentali. « …la beneficenza verso la Patria è obbligo del Cristiano … e dovere del cittadino, … i ricchi debbono con le loro ricchezze aiutare all’industria e alla educazione nazionale, se vogliono che Italia sia pure una volta sul serio » (Niccolò Puccini). Qualche restauro alla copertina ben eseguito è ottima copia con minimi segni del tempo.