Impressioni critiche e ricordi autobiografici

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Vittorio Betteloni
La sua poesia, nella parte più viva, meglio che sotto la troppo generica formula oggi di moda del Decadentismo, si può considerare come un esempio di quella corrente della “poesia borghese” illustrata da non pochi nostri poeti dei secondo Ottocento: il Praga quando non è volutamente scapigliato, il Panzacchi più misurato, lo Stecchetti migliore e persino, raramente quanto validamente, lo stesso Carducci. Una corrente che attraverso il B. e il milanese Pompeo Bettini, il più delicato e preciso di questi “minori” sboccherà nel Gozzano (che probabilmente non conosceva né l’uno né l’altro), e si effonderà nella cosiddetta poesia crepuscolare. (Dizionario Biografico degli italiani)

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Descrizione

Betteloni Vittorio
Impressioni critiche e ricordi autobiografici
Napoli, R. Ricciardi Editore, 1914
Volume in 16° grande (13 x 19,5); pagine 406, (2), è prima edizione. Brossura editoriale con titoli stampati in rosso e nero alla copertina. Minimi segni del tempo, è copia più che buona.