Descrizione
Raphael SADELER I (1560-1632)
San Marino lavora all’edificazione della chiesa di Rimini
Bulino, edizione certa anno 1600 (come da fotocopia del frontespizio che allegheremo all’acquisto), firmato in basso a sinistra “Raphael Sadeler fec. et Martin De Vos i.”.
Ottimo esemplare con ampia marginatura (dimensione incisione mm. 210 x 165 dimensione foglio mm. 340 x 255), la tavola raffigura S. Marino che con uno scalpello e un martello lavora all’edificazione della Chiesa di Rimini. Sulla destra, all’interno di una piccola grotta, pochi oggetti simbolo della vita frugale ed eremitica santo. Sullo sfondo, la città di Rimini e il monte Titano con S. Marino.
In basso, quattro versi latini su due colonne: Caesaris hic iussu reparabat Ariminum: at inter/ Has operas Christi iura, MARINE, dabas. / Inde hostem metuens fidei successit Eremo;/ Nunc summo artifici ponere templa parat”.
Questa Tavola del Sadeler è la seconda della serie “Oraculum Anachoreticum”, opera che consiste di 26 rami (compreso il frontespizio) raffiguranti eremiti, tutti disegnati dal De Vos e incisi dai fratelli Jan e Raphael Sadeler a Venezia tra il 1575 e il 1600, per essere presentate a Papa Clemente VIII, cui l’opera è dedicata, nell’estate del 1600, quando i Sadeler si recarono a Roma in occasione dell’anno giubilare.
La famiglia Sadeler fu la più grande e probabilmente più nota tra le dinastie di incisori fiamminghi che predominarono, nell’Europa settentrionale, nei secoli XVI, XVII e seguenti, sia come artisti che editori. Come in altre dinastie quali Wierix e Van de Passe, lo stile dei membri della famiglia era molto simile e il loro lavoro è spesso difficile da distinguere in assenza di una firma o data o evidenza di località di esecuzione. Ricerche di questi anni hanno permesso anche di evidenziare come queste famiglie abbiano anche beneficiato dell’operato anonimo delle moglie e delle figlie dei maestri.
Condizione di Ottimo
