Rubrica

1. Anticamente si chiamava R. l’argilla rossa che serviva a tingere l’asticella di legno in cui era arrotolato il volumen, la custodia dello stesso, e la striscia di pergamena o papiro che pendeva dal rotolo su cui si scriveva il titolo. 2. Successivamente, poiché si usava colorare di rosso i capolettera e gli incipit, il termine R. venne a significare le parti ”colorate in rosso” di un volume. 3. Tale uso rimase in voga soprattutto nei libri liturgici, nei quali però il termine di R. venne ad assumere il significato di norma didascalica con le indicazioni per la celebrazione dei vari riti. Di regola le R. sono scritte in rosso nei libri liturgici, per distinguerle dalle formule di preghiera, in nero. 4. Oggi si indica con il termine di R. un qualunque tipo di registro con le singole lettere dell’alfabeto segnate in rosso su margini scalettati per favorire la ricerca delle varie voci.