Da Quarto a Trieste

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Discorso di Amerigo Bresci

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Descrizione

Bresci Amerigo
Da Quarto sulla via di Trieste
Prato Arti Grafiche Nutini 1917
Discorso letto la sera del XX Settembre 1917 nel Teatro del R. Convitto Nazionale Cicognini, per la solenne commemorazione della storica data, fatta per l’iniziativa del Comitato pratese della Dante Alighieri.
In 16°grande (19x 12,5);   copertina editoriale con fasce tricolori, pagine 41.

Amerigo Bresci
insegnante, storico, (Prato 1875 – Prato 1960).
Studioso, scrittore e poeta, Amerigo Bresci fu autore di saggi, articoli e liriche; insegnò a lungo nella Scuola pratica di commercio “Brunetto Calamai” di Prato, dove  fu anche direttore. Nel 1903, egli si iscrisse alla società  Dante Alighieri; aveva poco più di trent’anni quando fu eletto proposto della Misericordia. Bresci fondò anche, con il Chiavaroli e il Vignolini, l’Università popolare di Prato, di cui fu solida colonna per molti anni rendendola un centro di attrazione e di divulgazione della cultura. Nel 1911, il professor Bresci ricevette l’incarico dall’Amministrazione ospedaliera di riordinarne l’archivio; frutto del suo lavoro fu la pubblicazione dell’Archivio dello spedale, in “Archivio Storico pratese”, V (1925). Negli stessi anni, fondò a Prato una sezione dell’Associazione studentesca “Giovane Italia”. Quale intenditore di musica fu chiamato nel consiglio della Società corale Guido Monaco di Prato e nel 1928, in occasione del cinquantenario della Società, scrisse “La Guido Monaco e i suoi cinquant’anni di vita. Notizie e memorie con illustrazioni”, con la prefazione di Sem Benelli. In quegli anni scrisse l’opera lirica “Il ciclamino di Derna” e alcuni versi per “Brindisi d’Italia”e “La stella delle Alpi”, opere liriche del maestro Giovanni Castagnoli. Dopo la Seconda guerra mondiale, Bresci continuò la sua opera di studioso e per la sua solida cultura artistica e storica fu nominato ispettore onorario ai monumenti per la provincia di Prato. Nel 1951, in occasione del decimo anniversario della morte del maestro Giovanni Castagnoli, scrisse “”Il Maestro Giovanni Castagnoli: discorso commemorativo detto nel salone municipale la mattina di domenica 30 settembre 1951, in occasione delle solenni onoranze al maestro promosse dalla Società corale “”Guido Monaco””, auspice la civica amministrazione; pubblicato a cura di un gruppo di amici nella ricorrenza del decimo anniversario della scomparsa del compianto maestro 25-4-54″”. Nel 1959 egli ricevette la medaglia d’oro per la sua professione d’insegnante che durava ormai da ben sessant’anni.