De i Saluti del Mattino e de la Sera e d’altri Canti Improvvisati dal Sig. Francesco Gianni

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Genova, 1811

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Descrizione

Gianni Francesco
De i Saluti del Mattino e de la Sera e d’altri Canti Improvvisati dal Sig. Francesco Gianni poeta pensionario di S. M. l’Imperatore e Re nell’ultima sua dimora in Genova
Genova, Stamperia della Marina Imperiale e della Gazzetta, 1811
In 16° grande (12,5 x 19); pagine XXXXVII, (2), 51, (1), belle e forti carte azzurrine, è prima edizione. Dedicatoria del curatore dell’opera Francesco Bocci, professore di lettere nell’Accademia di Genova al Cavalier Ennio Visconti. L’ampia prefazione del Prof. Bocci introduce i Ventiquattro canti poetici (ad ognuno dei dodici saluti del mattino segue il saluto della sera), improvvisati nella casa di campagna dell’Avv. Giuseppe Cambiaso, nella quale il poeta era ospitato a Genova, seguiti da alcuni carmini latini, composti dal celebre poeta improvvisatore di origine comasca Francesco Gianni (1750 – 1822), dalle doti poetiche incredibili e dalla tenace memoria, capace di improvvisare davanti al pubblico interi poemi su qualsiasi tema proposto, anche il più arduo. Si fece rapidamente riconoscere per le sue doti a Roma e a Firenze, malgrado il fisico infelice; simpatizzò per i Giacobini e per le idee rivoluzionarie, e nel 1797 a Milano conobbe Napoleone, davanti al quale si esibì. Protetto da Luigi Corvetto, Presidente del Direttorio della Repubblica Ligure, si trasferì a Parigi dopo il 1800, ed ebbe una brillante collocazione dopo il 1802 e fino al termine dell’Impero anche alla corte napoleonica. Intrattenne rapporti coll’Alfieri, col Monti (con cui ebbe non poche controversie), col Casti e con tanti altri personaggi del suo tempo. Brossura artigianale moderna. Qualche segno del tempo, è copia buona.