1.Dal greco biblion (libro) e graphein (scrivere), la parola designava in passato l’arte dei copisti, degli amanuensi, degli scrittori. Oggi si intende con questo termine lo studio, la conoscenza e la descrizione di tutto ciò che riguarda i libri. Esiste una distinzione classica tra ”B. materiale” e ”B. letteraria e scientifica”.
La B. materiale è quella propria dei librai, dei bibliotecari, degli appassionati bibliofili e consiste nella descrizione minuta delle caratteristiche dei libri, con particolare riferimento a elementi quali rarità, qualità estetica, valore commerciale.
La B. letteraria e scientifica non si limita alla sola conoscenza delle caratteristiche materiali del libro, ma ne studia anche il valore storico, artistico e scientifico. Analizza cioè l’importanza della singola opera nella storia del pensiero e della evoluzione delle conoscenze umane, e quali contributi ha portato alla diffusione della conoscenza stessa. Molti istituti internazionali svolgono un lavoro prezioso in questo settore. Grazie a questo tipo di B. si può ricostruire storicamente il percorso e l’evoluzione del pensiero umano.
2. Per B. si intende anche un libro che ”parla di altri libri”, cioè un volume nel quale l’Autore, o gli Autori, elencano, nella maniera più precisa possibile, tutte le opere che sono state pubblicate su un determinato argomento. Tale argomento può essere generico e piuttosto vasto (ad. esempio le bibliografie sul libro antico e raro, quali quella di Brunet). Vi sono opere che trattano argomenti più specifici (ad esempio le bibliografie di Storia Locale Italiana, quali il Lozzi e la Platneriana, la B. sulla caccia del Ceresoli) ed altre altamente specializzate (ad esempio la B. su questo o su quell’autore, fino ad arrivare a B. su quanto si è pubblicato su un determinato autore negli ultimi dieci anni…). Se ben realizzata, per il bibliofilo, lo studioso, il libraio antiquario, le Biblioteche, ogni B. è comunque un prezioso strumento di lavoro. Alcune B. sono così ricercate, e rare, da essere considerate libri da collezione.
La definizione di B. non è, alla fine , così facile come può sembrare. Anche la Bibliologia (v.) è una descrizione dei caratteri esteriori del libro e del suo svoluppo storico. La B., in senso stretto, si limita ad elencare l’autore, il titolo, e le note tipografiche, tanto che alcuni denigratori l’hanno definita ”scienza del frontespizio”