Giunta alla derrata. Ai poeti nostri odiernissimi e lor difensori gli amici pedanti.

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Giuseppe Torquato Gargani, 1856

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Descrizione

Gargani Giuseppe Torquato
Giunta alla derrata. Ai poeti nostri odiernissimi e lor difensori gli amici pedanti. Ai giornalisti fiorentini risposta di G. T. Gargani commentata dagli amici pedanti
Firenze, A spese degli Amici Pedanti (Tip.Campolmi) , 1856
Volume in 16° (12,5 x 18,5); pagine 156, (4), nota omaggio degli autori alla copertina superiore, è prima edizione. Il letterato Giuseppe Torquato Gargani fu tra i fondatori del gruppo classicista Amici pedanti  a Firenze. Amici Pedanti è il nome assunto dal Carducci e da alcuni suoi amici in una nota loro polemica. Il fiorentino puro Giuseppe Torquato Gargani s’era convertito in Romagna, dice il Carducci, a un classicismo rigidamente strocchiano; che, di ritorno dopo tre anni in Firenze e praticando il Chiarini e Ottaviano Targioni Tozzetti, aveva fortificato con una cresima leopardiana e giordaniana . Fu il Gargani il Marat della brigatella dei quattro maggiori amici pedanti , la quale ebbe il suo capo e il suo Danton nel Carducci, il suo girondino nel Targioni Tozzetti, il suo storico, in seguito, nel Chiarini [.] Il pensiero e gli scopi degli amici pedanti si rilevano dalla Giunta alla derrata . Ai poeti nostri odiernissimi e lor difensori, gli amici pedanti (Firenze 1856; ristampata da C. Pellegrini, Napoli 1915) e massime dai due discorsi che tra l’altro v’inserì il Carducci, in cui si sostiene, appoggiandosi soprattutto all’autorità del Rosmini, essere il romanticismo immorale , e non consentaneo al genio dei popoli italiani . Su molti dei loro giudizî gli amici pedanti dovettero ritornare progredendo negli anni e negli studî, per attenuarli o abbandonarli, ma non ebbero mai necessità di rinnegare i profondi motivi ideali della loro irruente battaglia giovanile. E questa, con la polemica assai aspra che ne seguì, alimentata anche dalla pubblicazione delle Rime carducciane, ha un valore notevole per la storia di un periodo di crisi nella coscienza letteraria e politica degl’Italiani (da Enciclopedia Treccani ). Brossura editoriale con titoli entro cornice alla copertina. Antico restauro al dorso, è copia buona.