Notazione musicale

Sistema grafico di rappresentazione dei suoni musicali. Anticamente si indicava solo l’altezza dei suoni utilizzando le lettere dell’alfabeto. Un sistema del genere era già in uso presso i Greci. La durata del suono non era indicata, ma si ricavava da un complesso metodo che teneva presente la quantità delle sillabe in un verso poetico (la musica serviva essenzialmente ad accompagnare la recitazione cantata di poesie e poemi). Questo tipo di notazione alfabetica, possibile solo se la musica è di tipo monodico, era ancora in uso intorno al X. sec. d. C. Guido d’Arezzo perfezionò il sistema di notazione alfabetica, ma solo intorno al XII secolo comparve la notazione proporzionale, indispensabile per il canto a più voci. Verso la metà del 1300 comparvero i primi due simboli di minima e semiminima e nel 1500 comparvero note bianche e nere, a stabilire rapporti di durata. La forma attuale, rotonda, delle note musicali, era già entrata nell’suo comune nel sec. XV, ma solo nel 1600 la si preferì definitivamente a quella quadra.